Nordic Walking Trentino
Quanto fa bene camminare! 5 buoni motivi per farlo
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- Pubblicato Venerdì, 27 Settembre 2019 16:50
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Restare in forma è semplice, basta camminare. Ma ci sono tante altre buone ragioni per farlo, fra cui il fatto che migliora l’umore e allontana lo stress.

1. Alleato contro le malattie
Camminare è utile per tenere sotto controllo i fattori di rischio per diabete, patologie cardiovascolari, ipertensione, cancro, osteoporosi. Secondo alcune ricerche fare allunga la vita dai 3 ai 7 anni e migliora le capacità cerebrali, ritardando la comparsa di demenza senile.
2. Alla portata di tutti
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha valutato in 5000 passi lo standard per ricavare beneficio da una passeggiata. Prendete quindi la buona abitudine di percorrere circa 3 km a piedi quotidianamente e avrete grandi benefici per la salute. Si tratta dunque di un impegno alla portata di tutti, non troppo invasivo, che non richiede particolari abilitàe non mette a dura prova muscoli e articolazioni, come avviene per esempio con la corsa. Si può camminare ovunque, ogni giorno e in qualunque situazione. Non avete il tempo di andare in palestra o praticare altri sport? Camminate!
3. Più buon umore e meno stress
Durante una sessione di walking viene stimola la produzione di endorfine, gli ormoni della felicità. L’attività fisica infatti determina il rilascio da parte dell’organismo di endorfine che generano un potente effetto benessere, che non si avverte solo durante l’allenamento, ma che si protrae anche dopo. Non solo, il movimento permette di gestire stress, pensieri ossessivi, ansia, rabbia, depressione, si diventa così meno irritabili e nervosi.
4. Tonifica e fa bruciare calorie
Nonostante sia un’attività non troppo impegnativa, la camminata veloce permette di tonificare e rafforzare i muscoli, nonché consumare calorie, in particolare se sono previsti dei tratti in salita, che fanno lavorare ancora di più cosce e glutei. Per avere un maggiore impatto sulla forma fisica si possono praticare il Nordic-Walking, che si fa usando dei bastoni, il Run-Walk-Run, dove si alternano corsa e camminata, o il Walk Zone.
5. Migliora il sonno
Secondo una ricerca condotta dal Fred Hutchinson Cancer Research Center, le donne che praticano dell’attività fisica moderata, come la camminata veloce, per almeno mezz’ora, hanno un sonno più regolare. Dato importante soprattutto per le donne in menopausa che soffrono spesso di disturbi del sonno, ma in genere per chiunque dal momento che dormire bene è fondamentale per il benessere psicofisico.
(articolo preso da DI-LEI)
Camminare fa bene e aiuta a dimagrire
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- Pubblicato Lunedì, 01 Aprile 2019 19:32
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Dimagrire camminando è possibile!
La camminata è un’eccellente attività aerobica di intensità media, senza urto né traumi per le articolazioni, quindi è adatta anche a chi è inforte sovrappeso.
Accessibile a tutti, aiuta a:
- tonificare il tuo cuore
- migliora la tua salute cardiovascolare
- tonifica il tuo corpo
- ridisegna armoniosamente la tua silhouette – glutei, cosce braccia e spalle
- aiuta ad eliminare lo stress accumulato.
Spesso, tuttavia, questa attività viene praticata in modo sbagliato o, comunque, non nel modo più efficace, con la conseguenza che non se ne traggono i benefici sperati, tra cui sicuramente quello di accelerare il metabolismo.
Per riuscire a dimagrire camminando, seguire un programma di camminata può essere ottimo per iniziare e rimanere motivato.
Anche molto efficace, alternare fasi di camminata veloce a camminata ad un ritmo normale: si chiama il frazionato .
Ricordati comunque che per trasformare la tua massa grassa in massa magra è essenziale abbinare alla camminata un programma di sana alimentazione.
Come ottimizzare le tue sedute di allenamento
Per ottimizzare le tue sedute di allenamento e ottenere dalla camminata il massimo dei benefici per la tua forma fisica, esistono semplici regole da seguire.
Ad esempio camminare in salita, sostiene Giovanna Lecis, l’esperta fitness di Melarossa, “è un modo eccellente per bruciare grassi e calorie.
Si ad aumentare il carico di lavoro con la pendenza e il consumo energetico: cosi si può bruciare fino al 40% di calorie in più rispetto alla camminata in pianura.
Inoltre la salita è ideale per far lavorare bene la muscolatura dei glutei e non solo.
Durante la salita, infatti, viene attivato anche il core, ovvero tutta quella muscolatura che funge da corsetto e che dà sostegno alla colonna vertebrale, addominali compresi”.
Che cosa si intende per camminata veloce?
Per camminata veloce si intende quella eseguita con una velocità dai 5 ai 6 Km/h, ma ovviamente il ritmo a cui cammini è un fattore personale perché dipende dall’età, dall’altezza e dalle salite!
Cerca di capire da solo qual è il tuo ritmo normale e qual è il ritmo sostenuto e cerca di mantenerlo. Quando cammini a passo sostenuto, sollecita le braccia per un lavoro più completo: gli addominali lavoreranno di più!
Consigli per un allenamento sicuro
Se non pratichi sport da molto tempo, hai superato i 40 anni o sei in forte sovrappeso, fai una visita cardiologica prima di iniziare a programmare 30/40 minuti di camminata per 3 volte alla settimana.
Ti aspettiamo a camminare con noi
Camminare è bello in compagnia è meglio
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- Pubblicato Martedì, 07 Agosto 2018 13:44
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Bene, hai trovato quello che fa per te !
Vieni a provare con noi avrai la possibilità di unirti al nostri gruppo facendo 2 uscite gratuite e poi, se ti piace, potrai iscriverti e frequentare le uscite quando vuoi.Ti aspettiamo ! Ciao e a presto
Attività fisica: le buone abitudini
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- Pubblicato Martedì, 10 Ottobre 2017 06:50
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Attività fisica: le buone abitudini resistono negli anni

Come sottolineano gli autori, il passaggio tra mezza età e terza età coincide con una serie di cambiamenti importanti a livello fisico e anche sociale e questo potrebbe influenzare notevolmente le abitudini quotidiane e la sedentarietà. Per studiare meglio questo delicato passaggio, Aggio e colleghi hanno coinvolto nella loro ricerca poco più di 3.400 uomini di età media pari a 48,6 anni all'inizio della ricerca e li hanno seguiti per due decenni, raccogliendo informazioni sull'attività fisica all'ingresso nello studio e dopo 12, 16 e 20 anni.
«I dati dimostrano che chi era fisicamente attivo all'inizio dello studio aveva una probabilità tripla di esserlo anche al termine dell'analisi» dice l'esperto, precisando che per chi praticava sport le probabilità erano ancora più elevate. Inoltre, dallo studio emerge che in molti cominciano a praticare attività fisica - in particolare la camminata - dopo la mezza età: all'inizio dello studio questa attività era praticata dal 27 per cento dei partecipanti, mentre dopo 20 anni la percentuale era salita a 62 per cento. Le ragioni alla base di tali risultati, validi per gli uomini di razza bianca coinvolti nella ricerca, possono essere molteplici, ma il messaggio lanciato dagli autori è che se si vuole raggiungere il traguardo di una popolazione anziana attiva, è importante lavorare alla promozione dell'esercizio sin dalle fasi precedenti della vita.
Fonte:BMJ Open. 2017 Sep 21;7(8):e017378. doi: 10.1136/bmjopen-2017-017378.